Nei Gong significa letteralmente "abilità acquisita(gong, come in Gong fu ed in Qi Gong)all'interno (nei)", ed indica precisamente quelle antiche metodiche di allenamento tramite le quali viene sviluppata la percezione delle strutture profonde del corpo e la capacità di utilizzarle al meglio per scopi marziali, terapeutici e\odi evoluzione spirituale.
Questo tipo di lavoro coinvolge non solo la dimensione fisica,"materiale", ma anche le più sfuggenti dimensioni energetica e mentale. Infatti, non si tratta di lavorare, per così dire, col corpo sul corpo, perchè in tal caso si tratterebbe di un normale esercizio ginnico, bensì di utilizzare la propria mente intesa come Yi (intenzione, proposito ma anche ideazione), per agire sulla struttura fisica "restituendola", per così dire, alla consapevolezza e rendendola nuovamente utilizzabile ad un livello ottimale. Ma dato che la mente, di per sè, non è in grado di agire direttamente sul corpo (provate a muovere un piede solo pensando di farlo...), per farlo ha bisogno di un medium adatto, che la Tradizione cinese indica col nome di Qi, il Soffio.
Per questo, il Nei Gong è costituito da varie tipologie di esercizi, volte a favorire una più precisa e specifica percezione delle varie dinamiche che coinvolgono i rapporti tra corpo, mente e soffio, e tendono al ripristino della Totalità del praticante.
28.2.10
19.2.10
Nei Gong Chansi Jin - Sequenza standard
Nei Gong
parte seconda - sviluppo delle Forza a Spirale
Chansi Jin sequenza standard - gli esercizi del bozzolo di seta
- Rotazione del polso
- Rotazione dell'avambraccio
- Ruotare il vassoio dorato
- Il serpente scivola sul tronco
- Rotazione della spalla
- Rotazione del gomito
- Nuotare con il Qi Hai
- Figura 8 orizzontale (infinito)
- Ruotare le braccia a spirale
Otto cancelli indice
Gli Otto Cancelli - Ba Men rappresentano i modi fondamentali di utilizzo della forza Jin nel Tai Ji Quan.
Ognuno di essi è tradizionalmente associato ad uno degli Otto Trigrammi del Libro dei Mutamenti ( Yi Jing\ I Ching). Sono:
Come accennato sopra, non si tratta di tecniche , bensì di modalità d'utilizzo del Jin. In realtà, le varie tecniche presenti nelle forme di Tai Ji Quan altro non sono che applicazioni pratiche di questi Otto Cancelli e le loro possibili combinazioni.
Anche la pratica del Push Hands ( Tui Shou) si basa essenzialmente sulla comprensione degli otto jin e sul loro utilizzo effettivo.
Ognuno di essi è tradizionalmente associato ad uno degli Otto Trigrammi del Libro dei Mutamenti ( Yi Jing\ I Ching). Sono:
- Peng opporsi, parare - Cielo
- Lu ritirarsi, ruotare - Terra
- Ji premere - Acqua
- An spingere - Fuoco
- Cai tirare - Vento
- Lie dividere - Tuono
- Zhou colpo di gomito - Lago
- Kao colpo di spalla - Monte
Come accennato sopra, non si tratta di tecniche , bensì di modalità d'utilizzo del Jin. In realtà, le varie tecniche presenti nelle forme di Tai Ji Quan altro non sono che applicazioni pratiche di questi Otto Cancelli e le loro possibili combinazioni.
Anche la pratica del Push Hands ( Tui Shou) si basa essenzialmente sulla comprensione degli otto jin e sul loro utilizzo effettivo.
18.2.10
Le Sette Stelle dello XYLHQ
Un'altra importante serie numerale, nel programma dello Xin Yi Liu He Quan, è quella delle Sette Stelle Qi Xing.
Dette anche i Sette Pugni, indicano le parti del corpo con le quali solitamente si attacca l'avversario, vale a dire:
Tra queste, è da notare il caratteristico uso della testa, reso celebre da tecniche quali Il toro nero infilza le corna e soprattutto La testa rompe la stele\pietra tombale, uno dei movimenti più tipici dello Xin Yi Liu He Quan.
Dette anche i Sette Pugni, indicano le parti del corpo con le quali solitamente si attacca l'avversario, vale a dire:
- La mano
- Il gomito
- La spalla
- L'anca
- Il ginocchio
- Il piede
- La testa
Tra queste, è da notare il caratteristico uso della testa, reso celebre da tecniche quali Il toro nero infilza le corna e soprattutto La testa rompe la stele\pietra tombale, uno dei movimenti più tipici dello Xin Yi Liu He Quan.
17.2.10
Sei Armonie - Liu He
Le Sei Armonie o Unificazioni - Liu He indicano i rapporti(altro significato di He) corretti che devono essere rispettati tra le varie parti del corpo fisico nonchè di quello"sottile"
Si dividono in:
Si dividono in:
Tre Armonie Interne- Nei san He:
Cuore-Mente/Intenzione - xin yu yi he
Intenzione/Qi - yi yu qi he
Qi/Forza- qi yu li he
Tre Armonie Esterne- Wai San He:
Spalla\Anca - jian yu kua he
Gomito\Ginocchio - zhou yu xi he
Mano\Piede - Shou yu zu he
16.2.10
I Nove precetti di Musashi Miyamoto
Alla fine del primo libro del Go Rin No Sho (Libro dei Cinque Anelli), Musashi Miyamoto, forse il più formidabile Maestro di spada che la storia ricordi, volle indicare i Nove precetti che devono essere tenuti ben a mente da chiunque voglia intraprendere la Via:
La lettura di Musashi ha accompagnato la mia Ricerca fin da quando ero poco più di un bambino,e queste ed altre sue parole mi hanno segnato in profondità, determinando molte delle scelte che ho fatto e forse la stessa direzione del mio cammino. Le ho riportate qui perchè mi auguro possano ispirare anche chiunque voglia intraprendere la medesima Via, e magari, perchè no,risvegliare chi già la sta percorrendo e si è distratto.
- Non coltivare cattivi pensieri
- Esercitati con dedizione
- Studia tutte le arti
- Conosci anche gli altri mestieri
- Distingui l'utile dall'inutile
- Riconosci il vero dal falso
- Percepisci anche quello che non vedi con gli occhi
- Non essere trascurato neppure nelle minuzie
- Non abbandonarti in attività futili
La lettura di Musashi ha accompagnato la mia Ricerca fin da quando ero poco più di un bambino,e queste ed altre sue parole mi hanno segnato in profondità, determinando molte delle scelte che ho fatto e forse la stessa direzione del mio cammino. Le ho riportate qui perchè mi auguro possano ispirare anche chiunque voglia intraprendere la medesima Via, e magari, perchè no,risvegliare chi già la sta percorrendo e si è distratto.
Fondatori leggendari e fondatori storici
E' una caratteristica comune a molte culture, quella di cercare di dar lustro alla tradizione delle più svariate pratiche facendone risalire le origini ad uno o più fondatori divini, semidivini o comunque famosi e rispettati. In Grecia, ad esempio, gli apicoltori si rifacevano ad Aristeo,e i lavoratori della terra sostenevano che il primo di loro fosse stato nientemeno che Trittolemo (o Demofoonte)figlio di Demetra,mentre i viticoltori che non volevano rifarsi a Dioniso chiamavano in causa il biblico Noè.
Per quanto riguarda la cultura cinese,segnatamente nel campo delle Arti Marziali, si tratta da sempre di una vera e propria prassi.
Bisogna notare, comunque, che studi storici più o meno rigorosi riguardo le origini dei vari sistemi di Gong Fu sono decisamente recenti, e non se ne trovano di precedenti alla proclamazione della Repubblica, quindi non prima del 1912. Dopo quella data, alcuni veri e propri pionieri, come Tang Hao, decisero di intraprendere lunghi e spesso difficili viaggi alla ricerca di informazioni e praticanti validi di cui riportare la testimonianza, spesso nel luogo di origine dei vari sistemi. E così, a poco a poco, alcune delle genealogie più fantasiose iniziarono a scricchiolare, per quanto vi siano stati( e vi siano ancora) schiere di praticanti pronte a ribadirne la veridicità, anche al di là del buon senso.
E' abbastanza risibile il fatto che, al giorno d'oggi, per sdoganare e dunque vendere la propria Arte, per molti sia ancora necessario riferirla in maniera acritica a quel famoso generale o al monaco o all'Immortale di turno, e spacciare il tutto come "verità storica"(sempre che ne esista una).
In realtà, così facendo si continuano a spacciare frottole o fantasie,e ad alimentare nelle persone tutta una serie di "bisogni" psicologici che andrebbero invece scardinati e smontati pezzo per pezzo.
Per quanto riguarda la cultura cinese,segnatamente nel campo delle Arti Marziali, si tratta da sempre di una vera e propria prassi.
Bisogna notare, comunque, che studi storici più o meno rigorosi riguardo le origini dei vari sistemi di Gong Fu sono decisamente recenti, e non se ne trovano di precedenti alla proclamazione della Repubblica, quindi non prima del 1912. Dopo quella data, alcuni veri e propri pionieri, come Tang Hao, decisero di intraprendere lunghi e spesso difficili viaggi alla ricerca di informazioni e praticanti validi di cui riportare la testimonianza, spesso nel luogo di origine dei vari sistemi. E così, a poco a poco, alcune delle genealogie più fantasiose iniziarono a scricchiolare, per quanto vi siano stati( e vi siano ancora) schiere di praticanti pronte a ribadirne la veridicità, anche al di là del buon senso.
E' abbastanza risibile il fatto che, al giorno d'oggi, per sdoganare e dunque vendere la propria Arte, per molti sia ancora necessario riferirla in maniera acritica a quel famoso generale o al monaco o all'Immortale di turno, e spacciare il tutto come "verità storica"(sempre che ne esista una).
In realtà, così facendo si continuano a spacciare frottole o fantasie,e ad alimentare nelle persone tutta una serie di "bisogni" psicologici che andrebbero invece scardinati e smontati pezzo per pezzo.
4.2.10
Nei Gong Power Stretching - Sequenza standard
NEI GONG
Parte Prima - Sviluppo della Forza Elastica
Power Stretching sequenza standard
Power Stretching sequenza standard
Esercizi per il collo
1.Volgere il capo a destra e a sinistra
2. Guardare il Cielo e la Terra
3. Flettere il capo a sinistra e a destra
4. Circonduzione del capo
Esercizi per le spalle
1.Sollevare ed abbassare le spalle
2.Aprire e chiudere le spalle
3.Ruotare le spalle
4.Scrollare le spalle
5.Ruotare l'arco delle braccia
Esercizi per l'arco dorsale
1.Avvolgersi ed estendere la colonna
2.Estendersi ed avvolgere la colonna
Esercizi per vita e fianchi
1.Sostenere il Cielo e sedersi sulla Terra
2.Sostenere il Cielo e la Terra e flettersi a dx e sx
3.Sostenere il Cielo e la Terra ed avvolgersi a dx e sx
4.Guardare la Luna attraverso lo specchio
5.Sostenere il Cielo avvolgendosi
6.Ruotare la giara
7.Ruotare il timone
8.Piantare e sradicare l'albero
Esercizi per le anche
1.Estendersi nelle Sei Direzioni
2.Aprire le anche
3.Il drago si avvolge e guarda la coda
4.Esercizi del bufalo
1.2.10
Il "rilassamento"
Che cos'è il “rilassamento”? La maggior parte delle persone pensa che sia uno stato di abbandono del corpo e della mente, durante il quale i problemi di ogni giorno, lo stress, i cattivi pensieri sono momentaneamente tenuti fuori dalla soglia di consapevolezza. Detta con altre parole, è come se fosse una specie di “spegnimento” della persona, che diventa per un po' impermeabile alle cose che di solito la assillano. Per ottenere questo, molte persone si dedicano ad attività ricreative, come la lettura, il giardinaggio o le passeggiate, mentre altre,spesso proprio quelle che avvertono con maggiore urgenza il bisogno di “rilassarsi”, si rivolgono a pratiche orientali come lo Yoga, la Meditazione oppure il Qi Gong ed il Tai Ji Quan. E, purtroppo, molto spesso i benefici da loro ottenuti sono assai modesti, tutt'al più paragonabili a quelli che possono derivare da una bella passeggiata in montagna.
Questo perchè,in realtà, il vero “rilassamento”, quello di cui parlano le discipline orientali è un'altra cosa. Lo si potrebbe definire come uno stato di calma vigilanza psichica e fisica, per mezzo del quale è possibile osservare con distacco proprio quei problemi di tutti i giorni da cui si pensa di fuggire per un po' “rilassandosi”, ma che saltano fuori inesorabilmente ogni volta che si finisce di “rilassarsi”. Il che vuol dire che si pongono esattamente dal punto di vista opposto rispetto alla comune concezione del “rilassamento”...
Questo significa che le discipline orientali come il Qi Gong o lo Yoga non possono aiutare chi sente il bisogno di “rilassarsi”?Niente affatto, si tratta, però, di intendersi bene, perchè i mezzi ed il fine non devono essere confusi! Per quanto riguarda il Tai Ji Quan, ad esempio, decidere di praticarlo per “rilassarsi” non è propriamente un errore, semmai un controsenso: è vero che il Tai Ji Quan ha un suo effetto “rilassante” sul praticante, ma è anche vero che se non si è rilassati non si può praticare Tai Ji Quan...Il “rilassamento” che, nel Tai Ji Quan dove si chiama Fangsong, è considerato un pre-requisito (e non un prodotto), e viene raggiunto tramite alcune pratiche preliminari di Qi Gong dette Fangsong Gong (lavoro sul rilassamento). Queste pratiche consistono in primo luogo nella presa di coscienza della respirazione e del tono muscolare, sempre seguendo il principio secondo cui il lavoro sul corpo sta alla base di tutto il resto. Sulla base dei benefici raggiunti grazie a questa fase preliminare, il principiante si trova di fronte a due possibilità: o limitarsi all'oretta di “rilassamento” una o più volte la settimana, oppure salire di un livello ed iniziare la pratica vera e propria del Tai Ji Quan, che si basa sull'impegno e sulla trasformazione attraverso (tra le altre cose) il “rilassamento” e non per il “rilassamento”. Credo che queste considerazioni possano essere applicate anche ad altre discipline, in particolar modo lo Yoga,che a causa della sua maggior diffusione risente ancor più del Tai Ji quan di questi ed altri fraintendimenti. E credo anche che fare un po' di chiarezza e soprattutto il separare bene le fasi della pratica possa portare enormi vantaggi sia all'innalzamento del livello medio di chi si dedica a questo tipo di discipline sia a quelli che cercano solo di “rilassarsi”, i quali si troverebbero ad avere in mano strumenti molto più specifici ed efficaci.
Questo perchè,in realtà, il vero “rilassamento”, quello di cui parlano le discipline orientali è un'altra cosa. Lo si potrebbe definire come uno stato di calma vigilanza psichica e fisica, per mezzo del quale è possibile osservare con distacco proprio quei problemi di tutti i giorni da cui si pensa di fuggire per un po' “rilassandosi”, ma che saltano fuori inesorabilmente ogni volta che si finisce di “rilassarsi”. Il che vuol dire che si pongono esattamente dal punto di vista opposto rispetto alla comune concezione del “rilassamento”...
Questo significa che le discipline orientali come il Qi Gong o lo Yoga non possono aiutare chi sente il bisogno di “rilassarsi”?Niente affatto, si tratta, però, di intendersi bene, perchè i mezzi ed il fine non devono essere confusi! Per quanto riguarda il Tai Ji Quan, ad esempio, decidere di praticarlo per “rilassarsi” non è propriamente un errore, semmai un controsenso: è vero che il Tai Ji Quan ha un suo effetto “rilassante” sul praticante, ma è anche vero che se non si è rilassati non si può praticare Tai Ji Quan...Il “rilassamento” che, nel Tai Ji Quan dove si chiama Fangsong, è considerato un pre-requisito (e non un prodotto), e viene raggiunto tramite alcune pratiche preliminari di Qi Gong dette Fangsong Gong (lavoro sul rilassamento). Queste pratiche consistono in primo luogo nella presa di coscienza della respirazione e del tono muscolare, sempre seguendo il principio secondo cui il lavoro sul corpo sta alla base di tutto il resto. Sulla base dei benefici raggiunti grazie a questa fase preliminare, il principiante si trova di fronte a due possibilità: o limitarsi all'oretta di “rilassamento” una o più volte la settimana, oppure salire di un livello ed iniziare la pratica vera e propria del Tai Ji Quan, che si basa sull'impegno e sulla trasformazione attraverso (tra le altre cose) il “rilassamento” e non per il “rilassamento”. Credo che queste considerazioni possano essere applicate anche ad altre discipline, in particolar modo lo Yoga,che a causa della sua maggior diffusione risente ancor più del Tai Ji quan di questi ed altri fraintendimenti. E credo anche che fare un po' di chiarezza e soprattutto il separare bene le fasi della pratica possa portare enormi vantaggi sia all'innalzamento del livello medio di chi si dedica a questo tipo di discipline sia a quelli che cercano solo di “rilassarsi”, i quali si troverebbero ad avere in mano strumenti molto più specifici ed efficaci.
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