Sono un figlio un po' degenere della Madre Terra: prima dei vent'anni non ho mai affondato le dita nelle zolle, ne' toccato una radice con le mie nude mani. Del resto io, progenie di marinaio, per lungo tempo ho pensato che la sua via mi fosse estranea e in qualche modo preclusa, e che mai i suoi ritmi pressoché' immutabili potessero in qualche modo accordarsi con la burrasca sempre viva nel mio cuore. Ma mi sbagliavo.
Mi sbagliavo perché proprio nel suo Ventre avrei a poco a poco scoperto la chiave della Cerca, imparando a comprendere le vie del silenzio e della pazienza, l'ostinazione della Vita nonostante il suo essere poco più d'un fremito. E quel poco che mi par d'aver capito dell'Arte, me lo ha sussurrato Lei...
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