12.1.14
Fastidio
Poche, pochissime cose sono in grado di irritarmi quanto il termine "marzialista". Aldilà della sonorità volgare e della mia sempre più acuta intolleranza verso gli -ismi, ogni volta che mi capita la sventura di leggerlo da qualche parte m'appaiono ineluttabilmente un volto paonazzo e sudaticcio, avvitato alla bene e meglio su un corpo inflaccidito, oppure uno smunto, cadaverico eppur famelico, e con gli occhi da serpe. Immagini orride, ne convengo, e del tutto aliene,almeno in teoria, a quel che dovrebbe essere l'immagine d'un praticante d'arti marziali, ma mio malgrado rappresentano una robusta porzione di quelli che si dicono "appassionati", e che mai si lasciano sfuggire l'occasione di discettare sull'argomento. Infatti, la prima cosa a cui penso, leggendo buona parte degli interventi sui social networks, è se gli autori si siano mai presi la briga di allenarsi sul serio almeno un paio di volte nel corso della loro "carriera"...
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