La prima, indispensabile fase del lavoro interno si situa a un livello strutturale, ed ha come obiettivo dichiarato il pieno recupero delle funzionalità «intelligenti» del corpo, che per la maggior parte delle persone sono compromesse , da una parte, da uno stile di vita troppo comodo e sedentario, con i conseguenti squilibri posturali e l'indebolimento generalizzato, dall'altro da un mal interpretato concetto dell'educazione fisica, non importa se finalizzato al conseguimento in tempi rapidi di abilità fisiche funzionali a una specifica attività (oppure al mero raggiungimento di un discutibile ideale estetico), il quale, per converso, porta il corpo ad esaurirsi ed usurarsi, spesso in maniera subdola e difficilmente avvertibile, almeno finchè non sopraggiungono i famigerati "dolori"ed è quasi sempre troppo tardi per correre ai ripari.
Il lavoro interno, invece, tende a collocarsi in una posizione dettata sostanzialmente dal buonsenso, frutto di un'osservazione attenta del corpo umano e delle sue caratteristiche biomeccaniche, le quali devono essere adeguatamente comprese e assolutamente rispettate, pena l'impossibilità materiale di raggiungere i risultati sperati, se non attraverso un cammino tortuoso e assai dispendioso in termini di tempo così come di sforzi.
L'approccio del lavoro interno, dal canto suo, almeno per quanto riguarda questa fase, si presenta come essenzialmente lineare e progressivo, e muove in direzione centripeta dall'esterno all'interno, vale a dire dal grossolano al sottile, lavorando in maniera apertamente analitica concentrandosi sulle varie componenti in cui è possibile suddividere la struttura, le quali vengono esercitate singolarmente per poi essere integrate in un secondo momento.
Si può dire, semplificando un po', che questo tipo di analisi si occupa in primo luogo
della capacità di generare forza(interna), distribuirla e scaricarla.
Questi tre momenti vengono trattati attraverso lo studio delle prime tre tipologie di esercizi:
1. esercizi per la FORZA ELASTICA, che corrispondono al momento e al modo in cui la forza viene generata e accumulata;
2. esercizi per la FORZA A SPIRALE, che si occupano di comprendere le modalità in cui la forza viene trasmessa;
3. esercizi per la FORZA ESPLOSIVA, attraverso i quali si impara a scaricare la forza;
continua
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