18.4.15

Sette

Sette anni fa son diventato padre per la prima volta, iniziando ad accorgermi di come la Vita possa farti sentire " di passaggio" ben più di quanto possa madama Morte, scavalcando la pochezza dei costrutti esistenziali basati sull'egomania miope e sostanzialmente infantile in cui mi crogiolavo.
Forse, tutto il lavorio di "crescita" personale altro non è che il tentativo di forgiare un anello sufficientemente saldo cui possano attaccarsi senza timore quelli successivi, e tramandar loro il regime del fuoco...

11.4.15

Non "non-peng"

Un particolare essenziale nella pratica del Tai ji Quan è la comprensione della natura dei rapporti tra gli opposti jin di peng e di lu, vale a dire tra l'opporsi e il cedere.

Si potrebbe anche dire che peng e lu rappresentino l'esemplificazione dei due principi Yang e Yin, dei quali il Tai Ji dovrebbe essere l'armonizzazione e il superamento.

In un certo senso, quindi, la pratica, in particolare delle forme, andrebbe letta nell'ottica di una continua alternanza di peng e lu, con gli altri jin (ji, an, cai, lie, zhou e kao) come variazioni e\o combinazioni derivate.

Però è il caso di soffermarsi su un punto fondamentale, di cui è necessario aver un' idea ben chiara, qualora non si voglia rischiare il fraintendimento totale dello stile e, soprattutto, delle sue possibilità applicative. 

Questo punto è il fatto che, aldilà delle formulazioni simboliche, in realtà, tra peng e lu la contrapposizione è solo apparente, non sostanziale: lu non è in alcun modo un "non-peng" nel senso di un'assenza di peng, quanto un suo utilizzo tattico radicalmente diverso, tanto da farlo sembrare opposto.

E sarebbe ben difficile pensare altrimenti, qualora si fosse ben compresa la natura del peng jin, ma ciò non toglie la necessità di ribadirlo, specie in un ambiente così tanto propenso alle professioni di fede qual è quello del Gongfu "interno"...